La Sezione IV bis del T.A.R. Lazio, con ordinanza 30 maggio 2022, ha sospeso la trattazione di un ricorso avente ad oggetto l’aggiudicazione di una gara d’appalto per la sorveglianza sanitaria di tutti i dipendenti del gruppo Poste Italiane.
L’accordo-quadro, del valore complessivo di oltre 7 milioni e 450 mila euro, era diviso in due lotti ed il primo di questi (Centro Sud Italia), veniva aggiudicato al RTI Forgest.
Il RTI, secondo classificato, ha adito il T.A.R. Lazio contestando l’aggiudicazione e la collocazione dell’aggiudicataria.
Il T.A.R., che in fase cautelare aveva rigettato la domanda proposta dalla ricorrente pur trattanenso a se la giurisdizione, ha oggi ritenuto di sospendere il giudizio a fronte del regolamento preventivo di giurisdizione proposto dall’aggiudicataria, difesa da Santi Delia, founder di Bonetti & Delia.
Le Sezioni Unite dovranno ora decidere, anche alla luce della decisione della C.G.E., sulla complessa questione della natura giuridica del colosso Poste Italiane e sull’assoggettamento, o meno, degli appalti dalla stessa espletati al codice dei contratti ed alla giurisdizione del Giudice Amministrativo.
Secondo la tesi dell’aggiudicataria sostenuta da Santi Delia che con Michele Bonetti hanno assistito l’aggiudicataria, in linea con le decisioni delle Sezioni Unite su altri appalti banditi da Poste “l’appalto per cui è processo non rientra in alcuno dei servizi effettuati da Poste Italiane, nemmeno come appalto ad essi strumentale, non potendosene ravvisare la funzionalizzazione a una delle attività rientranti nel relativo settore speciale”.