Campagna per il risarcimento ai medici specializzati tra il 1982 e il 1991
La specializzazione dei medici è stata oggetto di politiche comunitarie, volte ad innalzare la qualità delle scuole di specializzazione e ad uniformare in tutta Europa gli standard formativi e professionali. Già nel 1982 la direttiva comunitaria 82/76 affermava il diritto degli specializzandi a percepire un’adeguata remunerazione.
Come abbiamo sostenuto nella precedente campagna sulle specializzazioni (link a “specializzandi non medici”), una fase di alta formazione, indispensabile per alcuni percorsi professionali, che combina all’acquisizione delle competenze lo svolgimento di mansioni di tipo professionale nelle strutture ospedaliere, deve garantire a chi la frequenta la possibilità di sostenersi in modo autonomo dal punto di vista economico.
Ma sappiamo anche molto bene che il nostro Paese arriva sempre un po’ in ritardo ad adeguarsi alle norme europee e comunitarie. E’ così anche per i medici specializzandi, per i quali l’Italia ha recepito la direttiva sulla remunerazione soltanto nel 1991.
Chi si è specializzato tra il 1982 e il 1991, dunque, non solo non ha ricevuto la borsa né i contributi, ma riscontra problemi nel riconoscimento della specializzazione a fini concorsuali.
Per questo lo studio dell’Avvocato Michele Bonetti ha dato vita a una serie di azioni collettive per ottenere il risarcimento economico di 11.000 euro per ogni anno di corso a chi ha frequentato le scuole di specializzazione medica tra l’anno accademico 1982/83 e 1990/91.
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