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Focus » News » Attentato alla scuola professionale ‘Morvillo Falcone’ di Brindisi: la pista ipotizzata dalla polizia ed il parere del presidente della Societa’ italiana di psichiatria forense.
21 Mag

Attentato alla scuola professionale ‘Morvillo Falcone’ di Brindisi: la pista ipotizzata dalla polizia ed il parere del presidente della Societa’ italiana di psichiatria forense.

  •   Roberta Nardi - Redattrice
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Attentato alla scuola professionale ‘Morvillo Falcone’ di Brindisi: la pista ipotizzata dalla polizia ed il parere del presidente della Societa’ italiana di psichiatria forense.

Ha avuto luogo lo scorso sabato, il 19 maggio 2012, alle ore 7.45 - precisamente l’orario previsto per l’entrata a scuola - un attentato dinanzi all’Istituto professionale di Stato per i Servizi sociali “Morvillo Falcone” di Brindisi, che ha causato la morte di una ragazza di sedici anni ed alcuni feriti.

Che si riconduca il compimento dell’orribile atto ad una organizzazione mafiosa o che si individuino, come ipotizzato dalla polizia a Brindisi, tracce di un’azione terroristica dietro un tale operato non muta la portata della strage provocata dall’esplosione di un ordigno, come dimostrato dai resti del timer che gli investigatori hanno ritrovato nei pressi della scuola.

Il professor Giancarlo Nivoli, presidente della Societa’ italiana di psichiatria forense, ritiene che gli elementi di cui attualmente si dispone siano ancora troppo esigui per poter stilare un profilo psichiatro del killer; il quadro che certamente non si delinea è quello dell'omicida di massa nè tantomeno il profilo dei serial killers sofisticati sembra inerente in alcun modo al caso de quo.

Due sospettati - che sarebbero stati identificati da una telecamera di sorveglianza - sono stati sottoposti ad interrogatori e verifiche da parte degli investigatori della Digos e della Squadra Mobile. Si tratterebbe di un ex militare di professione, con conoscenze di elettronica, e di un'altra persona la cui identità non è stata resa nota. Contestualmente la polizia ha effettuato perquisizioni nei loro domicili e pertinenze ad essi relative.

Il pm della procura di Brindisi insieme alla Direzione distrettuale antimafia di Lecce, Milto De Nozza, si stanno occupando del caso. In un comunicato dell'ufficio stampa del Quirinale si legge che anche il Presidente della Repubblica si sta interessando degli “sviluppi delle indagini con apprensione e partecipe vicinanza ai familiari della vittima, ai feriti e all'intera collettivitá brindisina”.

Il carattere vile del gesto è sottolineato da Antonello Montante - delegato della presidente di Confindustria per i rapporti con le istituzioni preposte al controllo del territorio - oltre che dal Vaticano, nella persona di padre Federico Lombardi.

 

Ultima modifica il Lunedì, 21 Maggio 2012 16:35
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