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08 Feb

LETTERA DELL'AVVOCATO BONETTI: "NOI FACCIAMO COSI'"

Carissimi,

molti di voi mi hanno chiesto un resoconto della riunione tenutasi a Tor Vergata.

Purtroppo non è semplice riassumere una riunione durata dalle ore 14.00 alle ore 21.30. Colgo così l'occasione per preannunciarVi altre riunioni che saranno tenute anche dalla CGIL e dal Comitato dei ricorrenti.

Come sapete cerchiamo di impostare i nostri rapporti professionali e personali con la massima lealtà e chiarezza, tuttavia a volte non è possibile, come spesso richiedete, fornire risposte nette e per iscritto con previsione di percentuali che in giudizio non sono mai quantificabili.

In controtendenza rispetto ad altri abbiamo ritenuto di inoltrarvi una e-mail in merito all’esito delle udienze del 19 gennaio; tale comunicazione poteva non essere necessaria considerando che i ricorsi che riguardano tutti voi non sono stati ancora affrontati; oltretutto, come già comunicato, in tale data siamo stati gli unici ad aver avuto un accoglimento, pur se sul sistema “malato” dello scorrimento delle graduatorie. L’altro ricorso da noi affrontato tratta poi un caso particolare ed è stato rigettato per soli motivi formali. Avrei dunque potuto continuare a cavalcare l’onda positiva con toni trionfalistici sull’unico accoglimento ottenuto e proseguire nella campagna in pendenza dei termini per i ricorsi straordinari. Diversamente, nella massima trasparenza e con la volontà di voler affrontare la questione ho deciso di inoltrarvi una e-mail che vi invito a rileggere con attenzione.

Cosa è stato detto alla riunione? Abbiamo confermato sostanzialmente il contenuto della comunicazione inoltratavi ed abbiamo ribadito che la campagna è appena iniziata. Noi non ci arrendiamo mai e siamo convinti che chi non lotta fino alla fine ha già perso in partenza.

Cari Dottori, nessuno di noi, voi compresi, ha mai pensato che ci avrebbero steso un tappeto rosso per entrare nel mondo delle specializzazioni. Siamo convinti della fondatezza dei nostri ricorsi, dell’abnegante lavoro svolto da parte di tutti noi in questi mesi; nessuna delle nostre campagne si è conclusa alla prima camera di consiglio e con due ricorsi individuali.

Nella riunione tutti i presenti hanno convenuto (spero con onestà intellettuale di aver ben interpretato gli interventi dei medici presenti) la necessità della nascita di un nuovo soggetto che porti avanti con serietà, responsabilità e nitidezza gli interessi di migliaia di medici ad oggi privi di rappresentanza, ossia gli aspiranti specializzandi.

Non possiamo essere sempre gli ultimi a sapere le cose. Semmai vi saranno clausole dirette a regolamentare l’accesso a nuovi concorsi queste devono passare per chi le patirà sulla propria pelle. Credo nel mondo dell’associazionismo, quello vero, partecipativo e democratico, e ritengo che in questa iniziativa gli unici e veri protagonisti dobbiate essere solo voi, sostenendo in prima persona gli interessi di una nuova categoria delineatasi con forza in un concorso pubblico nazionale.

Le nostre sono campagne legali da combattere a viso aperto, costituite da una serie infinite di battaglie che sono appena cominciate.

“Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa.

E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso”.

Cari dottori, “noi facciamo così”. La battaglia è appena iniziata!

Ultima modifica il Lunedì, 09 Febbraio 2015 15:17