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30 Dic

Conferenze e giornate contro la pena di morte: nel mondo alcuni governi ancora uccidono con la pretesa di fare giustizia

In occasione della giornata mondiale contro la pena di morte, si è svolta ad inizio anno una conferenza a Tor Vergata. Per questa università - come sottolineò Orazio Schillaci- tale giornata costituì un momento importante per offrire agli studenti una riflessione su di un argomento ancora attuale e per fargli conoscere realtà purtroppo ancora presenti.

In tale occasione si ricordò che un passaggio fondamentale era stato compiuto nel 2007, anno in cui fu votata presso l’assemplea delle Nazioni Unite la risoluzione per una moratoria della pena di morte.

Attraverso tale iniziativa, che ha avuto luogo presso la facoltà di Medicina e chirurgia, è stata compiuta,dunque,un’opera di sensibilizzazione per l’abolizione della pena di morte nel mondo.

Bisogna constatare, tuttavia ,che sono ancora sessantotto, nel 2011, i governi che adottano la pena di morte.

Amnesty International, l’associazione che combatte fermamente questa pratica,nella Nona Giornata ad essa dedicata nello scorso Ottobre, fa presente che è nella Bielorussia ad essersi registrato il maggior numero di uccisioni capitali negli ultimi anni.

La crudeltà della pena capitale in questo paese, anzi, va ben oltre la fase dell’esecuzione: le famiglie vengono informate solo dopo la morte delle vittime ed i corpi dei prigionieri non vengono neanche consegnati ai parenti.

Ultima modifica il Lunedì, 05 Marzo 2012 11:05