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09 Feb

Lettera sul numero chiuso

Carissimi,

si è da poco conclusa la riunione con i ricorrenti di Tor Vergata e non solo.

La riunione era stata organizzata per la questione dei passaggi agli anni successivi al primo a Tor Vergata. Era stato prefisso un obiettivo, ossia quello di far passare i nostri ricorrenti al secondo o ad anni successivi, ed è stato centrato per tutti, anche per coloro che avevano superato il test e rimanevano bloccati al primo anno.

Nel rispetto delle nette e reciproche contrapposizioni su più temi, non posso non rappresentare che vi è stata, da parte dell'Università di Tor Vergata, la massima collaborazione e disponibilità nei confronti degli studenti.

Detto questo, la nostra battaglia legale, ma anche culturale, deve proseguire senza esclusione di colpi.

Molti di Voi mi hanno rivolto numerose domande con in comune il timore per le prossime udienze di merito dei maxi ricorsi, anche alla luce di un provvedimento sfavorevole.

In primis rappresento un'insolita attenzione mediatica per un provvedimento del Consiglio di Stato su una graduatoria locale (aggregata su base regionale) del 2012; per la cronaca lo stesso Consiglio di Stato due giorni fa in merito ad un ricorso di professioni sanitarie, afferente al CdL in medicina, da me patrocinato, ha ribadito con provvedimento successivo a questa pronuncia "incriminata" il nostro orientamento vittorioso, ma nessuno ha avuto cura di effettuare questa importante precisazione.

Con ciò non si può non rilevare come ogni giudizio sia caratterizzato dalla cosiddetta "alea" e non possa essere considerato una scienza esatta con esiti predefiniti al 100%.

Vi è, però, la possibilità di consolidare le vostre posizioni, non tanto e non solo per fini processuali, ma per Voi stessi.

Il Ministero ha dichiarato a più riprese che non cambierà il sistema del test, ma con Voi è alla prova un nuovo sistema di accesso programmato.

In questi giorni in molte Università sono iniziate le prime verifiche ed esami e molti di Voi mi hanno fatto il più bel regalo possibile e che aspettavo da tempo: gli esami conseguiti anche con il massimo dei voti, nonostante tutte le avversità, sono un riscatto per tutti Voi bocciati dal test, ma non dalla vita.

Sono ormai conosciute le mie statistiche degli anni precedenti sugli studenti che hanno superato il test, atte a dimostrare una non proporzionalità tra il voto ottenuto al test ed i risultati della carriera universitaria, e sono ancor più note le statistiche sui risultati accademici dei ricorrenti che non hanno superato la prova selettiva e che spesso ottengono brillanti risultati universitari.

Mi è sempre stato opposto, eccetto che per l'anno del bonus maturità ove fu accolto il maxi ricorso UDU per 1000 ricorrenti, l'esiguo campione numerico assunto come metro di calcolo, nonché la circostanza che un ricorrente che giunge a sfidare lo Stato italiano sia psicologicamente più motivato rispetto agli altri.

Per l'anno accademico 2014/2015 con l'ingresso dei miei 7.200 ricorrenti siamo sostanzialmente di fronte ad un nuovo sistema di accesso programmato con accesso libero al primo anno e selezione degli studenti durante il percorso universitario in base alle singole capacità.

In virtù delle nostre sentenze (http://www.avvocatomichelebonetti.it/index.php/news/item/785-numero-chiuso-il-sigillo-del-consiglio-di-stato-sulle-immatricolazioni-degli-studenti-che-abbiano-superato-il-primo-anno-di-corso) non potrà non tenersi conto dell'intervenuta immatricolazione.

Pertanto, pur non potendo come Avvocato dare certezze sugli esiti, non ritengo concreti i recenti mutamenti giurisprudenziali.

Tutto ciò premesso, ho sempre scritto e detto che è una partita che non può essere conclusa solo nei Tribunali e ritengo che la classe politica del Paese non possa perdere l'occasione di occuparsi degli ammessi con riserva e della loro formalizzazione.

Se ciò non accadrà conquisteremo i nostri diritti sul campo con l'impegno processuale e nello studio.

"Il solo limite alle nostre realizzazioni di domani saranno i nostri dubbi di oggi".

Vi invito, pertanto, a credere in voi stessi ed a profondere tutte le energie nel realizzare il vostro sogno e i vostri diritti. Io mi farò custode di questi ultimi, impegnandomi al massimo per raggiungere la concretezza che meritano.

Buon lavoro a tutti Voi che dall'interno avete il diritto, ma anche il dovere, di dimostrare come sia possibile un sistema ed un mondo più aperto.

Michele Bonetti

Ultima modifica il Lunedì, 09 Febbraio 2015 15:21