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Mercoledì, 21 Settembre 2011 15:19

Manovra Economica: diamo i numeri nel caos

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Un compito non facile, quello di mettere un po’ di ordine nei numeri della manovra, dopo tutte le modifiche apportate in corso d’opera. Eppure, per l’importanza dei suoi effetti sulla vita dei cittadini, è indispensabile provare a fare chiarezza su norme ed effetti contenuti nella correzione di bilancio approvata il 14 Settembre.

Ecco i punti principali toccati e alcune stime numeriche.

 

TOTALE DELLA MANOVRA: (55 MILIARDI)

Le riduzioni della spesa e il ricavo di nuovi incassi vengono spalmati su tre anni, 2012- 2014. A differenza della manovra di appena 3 mesi fa, il nuovo testo anticipa gran parte degli effetti al 2012, lasciando soltanto una parte al 2013-14 e si ventilano ulteriori misure (come ad esempio la delega per la riforma fiscale) da applicare in caso che i saldi non vengano rispettati.

MINISTERI (- 6 MILIARDI)

La spesa dei Ministeri verrà ridotta di 6 miliardi. Questo costringerà i vari ministri a effettuare ulteriori tagli sulle spese di finanziamento e ad andare a caccia di ulteriori sprechi o presunti tali. Saltano le “ritorsioni”, in caso di mancato rispetto, sulle tredicesime dei dipendenti e sui fondi FAS. Grazie a un emendamento dell’opposizione approvato in Senato, via libera al sistema di controllo della spesa pubblica detta “spending review” e all’accorpamento degli enti, fra cui quelli della previdenza pubblica.

ENTI LOCALI (-4,2 MILIARDI)

Nonostante nelle ultime settimane vari interventi in corsa abbiano cercato di ridurre l’impatto della manovra sulle amministrazioni locali, il bilancio per loro resta molto pesante. I 4,2 miliardi di risparmio tengono già conto dell’incasso dei proventi della Robin Hood Tax (vedi alla voce dedicata) e della lotta all’evasione, che saranno entrambi interamente devoluti agli enti locali. Verranno rispettate le autonomie e le specificità di regioni e province a Statuto speciale.

COSTI DELLA POLITICA

Dell’annunciata mannaia sugli sprechi della casta, ben poco è rimasto. Rimandati a disegno di legge costituzionale la soppressione delle Province e il dimezzamento dei parlamentari, rimane invece l’accorpamento dei Comuni con meno di 1000 abitanti e il dimezzamento dei consiglieri e degli assessori provinciali. La carica di parlamentare, anche europeo, dalla prossima legislatura sarà incompatibile con le altre cariche elettive monocratiche. Voli in classe economica per tutti gli amministratori (che per tutti i voli nazionali, è anche l’unica classe esistente!).

PENSIONI E TFR

L’età pensionabile delle donne del settore privato verrà adeguata a quella appena ritoccata al rialzo nel settore pubblico, passando da 60 a 65 anni già dal 2014. Il sistema delle finestre, applicato anche al settore scuola, obbliga ad attendere anche 9 mesi dopo il raggiungimento dei requisiti. La buonuscita (TFR) degli statali verrà pagata in ritardo di due anni per chi chiede il pensionamento anticipato. Una norma ad hoc colpisce i matrimoni contratti ad età superiore ai 70 anni con una differenza di età con il coniuge superiore ai 20 anni: in questo caso, dal 2012 verrà ridotta la pensione ai superstiti.

PUBBLICO IMPIEGO (- 4 MILIARDI)

Oltre alle misure sul pensionamento anticipato, a carico degli statali e dei “pensionati d’oro” resta anche il contributo di solidarietà al 5% per i redditi oltre i 90mila euro, del 10% per redditi oltre i 150mila. Doppio contributo per i parlamentari (10 e 20%).

ROBIN HOOD TAX (1,8 MILIARDI)

Sovrattassa sule società energetiche, il cui provento sarà devoluto agli enti locali. Esclusa, per il momento, un’estensione ad altri tipi di società

TASSA SUI TRASFERIMENTI ALL’ESTERO

Imposta di bollo del 2% sui trasferimenti di denaro all’estero attraverso istituti bancari e agenzie money transfer. E’ destinata ad essere una tassa sulle rimesse degli immigrati che non versano i contributi alla previdenza italiana, perché esclude le persone munite di matricola Inps e codice fiscale.

EVASIONE ED ELUSIONE FISCALE (1,5 MILIARDI DALLE NUOVE SANZIONI)

Una serie di misure, fortemente riviste durante la discussione, puntano a recuperare proventi dall’evasione ed elusione fiscale. Tra questi, scadenza perentoria per il pagamento delle somme dovute da chi ha usufruito del condono fiscale del 2002 (sono 4 miliardi, ma 2,5-2,7 non esigibili).

I Comuni potranno pubblicare le dichiarazioni dei redditi, ma soltanto anonime e in forma aggregata per professioni e categorie. Salta l’obbligo di indicare conti correnti e operatori finanziari nella dichiarazione dei redditi. Resta l’inasprimento delle pene contro gli evasori: carcere per chi evade oltre 3 milioni di euro, abbassamento della soglia oltre cui scatta il reato penale, elevati di un terzo i termini della prescrizione. L’Agenzia delle Entrate potrà effettuare controlli preventivi sui conti correnti.

SOCIETA’ DI COMODO E IN PERDITA (714 MILIONI)

Per le società di comodo aumenta l’Ires del 10%. Le società in perdita fiscale per tre anni consecutivi verranno dichiarate “non operative”.

COOPERATIVE (170 MILIONI IN 3 ANNI)

Per consorzi e cooperative aumento delle tassazioni sugli utili netti annuali dal 30 al 40%. In pratica vengono annullate le agevolazioni concesse a questo tipo di società. Sono incluse anche le Banche di Credito Cooperativo.

LIBERALIZZAZIONI (200 MILIONI)

In attesa della tanto acclamata riforma della Costituzione, con l’inserimento del principio per cui “l’iniziativa privata è libera ed è permesso tutto ciò che non è espressamente vietato dalla legge”, Stato ed Enti Locali devono adeguare le proprie norme al suddetto principio. Sono previste riforme delle professioni e abrogate restrizioni in materia di accesso alle attività economiche, ad eccezione di quelle riguardanti la salute (farmacie). Restano i vincoli di distanza tra taxi, notai e farmacie. Nelle zone ad interesse turistico, le Regioni e i Comuni dovranno emanare regolamenti per la liberalizzazione degli orari dei negozi e dei giorni di chiusura.

RIODINO UFFICI GIUDIZIARI

Delega al Governo per un riordino basato su numero di abitanti, estensione del territorio e carichi di lavoro.

IMPRESE

Dimezzate le sanzioni per le piccole e medie imprese con ricavi e compensi dichiarati non superiori ai 5 milioni di euro che non utilizzano il contante nel caso in cui commettano omissioni nella dichiarazione dei redditi e nel pagamento dell’IVA.

SALVE LE FESTE CIVILI E CONCORDATARIE, MINI ENTI RICERCA E CULTURA

Restano al loro posto il 25 aprile, il 1 maggio, il 2 giugno e le feste concordatarie religiose. Escluse dal salvataggio, reso possibile dagli emendamenti dell’opposizione, le feste patronali, che dovranno tenersi nella Domenica più vicina. Cancellata la soppressione dei mini enti di ricerca e cultura con meno di 70 dipendenti.

LICENZIAMENTI

I contratti di lavoro aziendali e territoriali, in caso di accordo firmato a maggioranza dai sindacati più rappresentativi, potranno agire in deroga alle norme di legge e ai contratti collettivi nazionali di lavoro. La disposizione rende possibile, ad esempio, licenziamenti senza giusta causa. Sono esclusi in caso di maternità o congedo parentale.

AUMENTO DELL’IVA

La manovra contiene anche l’aumento dell’IVA dal 20 al 21% con destinazione del gettito al miglioramento del bilancio pubblico. per ora stralciato dalla manovra ed essere portata con urgenza alle Camere nel caso in cui le previsioni del recupero attraverso la lotta all’evasione dovessero dimostrarsi errate. In questo caso, un aumento di un punto dello scaglione del 20% porterebbe nelle casse almeno 4 miliardi di euro.

 

SUPERTASSA (35 milioni)

Fino al raggiungimento del pareggio di bilancio, supertassa del 3% ai patrimoni sopra i 300mila euro (riguarda 34mila cittadini).

PER APPROFONDIRE:

Contro la manovra e contromanovre: le proposte di opposizioni, categorie, associazioni

Focus, i costi della politica: le province e altri guai da risolvere

Focus, licenziamenti: è davvero la fine del contratto nazionale?

Ultima modifica il Lunedì, 13 Febbraio 2012 16:43