Nasce così la battaglia per cambiare un sistema di selezione ingiusto, che impedisce di perseguire le proprie aspirazioni a migliaia di studenti all’anno e che espone lo Stato a continui ricorsi legali di chi ingiustamente resta escluso.
Un sistema di selezione che con il merito non c’entra niente e che non funziona.
Da questa esperienza, nasce il primo ricorso collettivo messo in piedi dall’Avvocato Michele Bonetti: un’azione legale che non punta soltanto a garantire l’accesso al singolo ricorrente, ma a scardinare il sistema di selezione esistente e a proporne uno migliore.
Questa attività , ripetuta nel corso degli ultimi anni e ampliata attraverso le denunce presentate in diverse Procure, ha messo in crisi due Ministri di diversi schieramenti: prima il Ministro Mussi, poi il Ministro Gelmini. Entrambi hanno maldestramente cercato di rispondere ai ricorsi con sanatorie ex post, oppure con ulteriori ricorsi al Consiglio di Stato.
Sarebbe bastato, invece, aprire un dibattito sull’accesso all’università , per individuare le forti carenze di un’idea, oltre che di un sistema di attuazione, che pretende di selezionare gli studenti prima che abbiano studiato, anziché dopo. Un’idea di università al ribasso, che calcola il numero di studenti in base ai mezzi e ai servizi disponibili (sempre troppo pochi).
Noi pensiamo che abbia senso rovesciare il ragionamento: sull’università occorre investire in base ai fabbisogni del Paese, alla domanda di sapere, delle indicazioni europee, che ci chiedono di fondare il nostro sviluppo proprio sulla conoscenza.
In un Paese in cui si acclama continuamente il merito, questo spesso è il primo criterio a soccombere di fronte all’incapacità di rimettere in discussione quel che palesemente non funziona.
L’azione contro il numero chiuso all’università continua attraverso il Comitato No Numero Chiuso, i ricorsi legali e il dibattito in Parlamento, tra novità poco rassicuranti e proposte di legge interessanti.
Per approfondire:
- La cronologia dell’azione legale
- La sentenza del Tar del Lazio (file word)
- Le novità del decreto Gelmini
- La proposta di legge dell’On. Picierno