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19 Giu

SPECIALIZZAZIONI MEDICHE: BONETTI & DELIA VINCONO IN CONSIGLIO DI STATO In evidenza

Con l’ordinanza n. 3538 e 3547 del 2020, il Consiglio di Stato, riformando ancora una volta l’orientamento negativo del T.A.R. Lazio, ha accolto i ricorsi presentati da giovani medici, rappresentati e difesi dallo Studio legale degli Avvocati Michele Bonetti e Santi Delia, ordinando l’immediata immatricolazione degli stessi.

Già in piena emergenza Coronavirus, il Supremo Organo di Giustizia Amministrativa, aveva ritenuto valide le doglianze mosse dai legali Michele Bonetti e Santi Delia, ordinando l’immediata immatricolazione dei ricorrenti nelle Scuole di Specializzazione interessate, censurando il sistema di scorrimento straordinario introdotto quest’anno dal Ministero e l’importante numero di borse rinunciate dopo qualche mese o giorno di fruizione e non rimesse in circolo.

I legali, ormai da anni, evidenziano le falle del Sistema Sanitario Nazionale, dettate chiaramente dalla carenza di medici e dalla impossibilità di far fronte a serie problematiche, come appunto verificatosi con il rapido diffondersi del Coronavirus.

Stupisce infatti che, ogni anno, il Ministero preferisca lasciare vacanti i posti disponibili a seguito di rinunce sopravvenute, anziché redistribuirli per tutti quei medici che aspirano a specializzarsi in determinati settori.

Il Consiglio di Stato, infatti, ha affermato che “sulla base dei prospetti riportati dalle varie università negli atti di causa” – si evidenzia che “risultano posti residui (per tipologia di scuola e per tipologia di contratti) oggetto di rinuncia o di abbandono intervenuti successivamente alla data del 1°novembre 2019, dei quali si lamenta la mancata integrale copertura”.

Il Supremo Organo di Giustizia Amministrativa, ha inoltre aggiunto che “i limiti del contingente stabilito dal Ministero, anche senza calcolare il numero delle borse vacanti, inutilizzate e/o “bruciate”, dovrà essere rimodulato”, disponendo quindi sia l’immatricolazione degli interessati che lo scorrimento a favore di tutti quei soggetti originariamente esclusi.

Sebbene la situazione sanitaria, ad oggi, risulti meno preoccupante rispetto ai primi mesi del 2020, ci si auspica che il Governo adotti tutte quelle misure necessarie per poter fronteggiare, con tutti gli scongiuri del caso, una nuova crisi sanitaria ed evitare che migliaia di medici, ogni anno, rimangano a casa per via di posti rimasti vacanti, senza alcun tipo di giustificazione. 

Ultima modifica il Venerdì, 19 Giugno 2020 12:09