E’ già successo a Cagliari. La batteria delle domande somministrate, che doveva essere differente per tutti i candidati, anche al fine di evitare la copiatura, è stata invece somministrata in maniera identica a tutti e, per tutti, l’ordine delle risposte riportava come la A) e dunque la prima fosse quella esatta.
A fronte di tali fatti, che evidentemente l’Ateneo non aveva affatto previsto nè voluto, la prova è stata annullata.
Ad Enna, invece, la prova, in situazione identica, è stata salvata.
Per la nostra esperienza si tratta di scelta non legittima da parte dell’Ateneo che, a contrario, non aveva affatto voluto che la prova fosse somministrata con tali modalità .
L’Università , difatti, al fine di evitare copiatura tra i candidati, aveva verosimilmente imposto all’aggiudicataria della commessa che si operasse una randomizzazione dei quesiti e non certo che si agisse come accaduto.
I candidati, peraltro, a fronte di una prova così somministrata, a contrario, così facendo sono stati indotti in errore alimentando il dubbio delle loro scelte a fronte della ripetitività della risposta esatta. Non può che dirsi verosimile, difatti, che molti se non tutti tra i candidati dopo aver appurato la ricorrenza sistematica della correttezza della risposta A, siano stati indotti, in taluni casi di dubbio a mutare risposta sbagliando. Non può escludersi, a contrario, che potrebbe esservi stato anche chi, accortosi dell’evidente bug di confezionamento delle batterie di quiz, abbia approfittato dell’errore rassegnando un importante numero di risposte esatte senza merito alcuno.
Per i candidati non ammessi, dunque, è possibile accedere ad un ricorso collettivo.
Per inviare la preadesione gratuita è sufficiente compilare il formENTRO IL 25/7/23
Una volta raggiunte le 10 adesioni gli aderenti verranno contatti per procedere alla fase stragiudiziale al costo di € 100 cadauno.
In ipotesi di azione giudiziale il costo varia da € 350 a 750 cadauno (compreso quanto pagato per la fase stragiudiziale) a seconda del numero di adesioni.