Stampa questa pagina
20 Ago

FAQ TEST DI MEDICINA. Cosa fare in caso di vittoria al ricorso e quali sono le possibilità per chi non ha fatto ricorso

Cari ricorrenti del Maxi Ricorso UDU,

con la presente vi comunichiamo che nella prima metà di settembre lo Studio Legale Michele Bonetti avvocato & Partners vi fornirà delle informazioni.

1) Cosa deve fare uno studente che ha vinto il ricorso, come deve muoversi? 

Lo studente che ha inoltrato il ricorso e che ha ottenuto un provvedimento cautelare che consente l’immatricolazione sovrannumeraria deve, seguendo le istruzioni dello Studio Legale Michele Bonetti & Partners, recarsi in facoltà e procedere all’immatricolazione.

E’ bene precisare che ciascuna università sceglie la procedura da attuare per questo tipo di immatricolazioni e i nostri ricorrenti vengono guidati dallo Studio Legale e dall’UDU anche in questa fase di immatricolazione.

Colgo l’occasione di annunciare che verranno organizzati nel mese di settembre degli incontri presso le basi territoriali dell’UDU, al fine di coordinare le immatricolazioni degli studenti che hanno ottenuto il provvedimento favorevole e degli studenti che, auspichiamo, lo otterranno celermente.

Ed invero, come possono raccontare i ricorrenti della Federico II, a Napoli, Lorenzo Fattori, rappresentante legale dell’UDU Napoli, ha coordinato le procedure di immatricolazione dei ricorrenti della Federico II e la segreteria della facoltà di Medicina e ritengo che sia opportuno fare riferimento a lui e all’UDU Napoli.

Lorenzo Fattori, infatti, ha inoltrato una mail e / o un sms ai ricorrenti di Napoli che si sono recati in segreteria e che, come dimostrano le mail che mi scrivono, sono oggi immatricolati presso la facoltà di Medicina e Chirurgia.

2) I ricorrenti per ora già vincitori devono recarsi in segreteria o attendere? E nel secondo caso quali saranno le tempistiche? È possibile fare online tale procedura? Esiste inoltre una scadenza per tali immatricolazioni?

Le posizioni sono spesso distinte e diverse tra di loro, ci sono dei ragazzi laureati, altri che studiano all’estero etc.; insomma ognuno necessita a volte di indicazioni diverse spesso da noi manifestate in modo diverso per una serie di motivi. A volte, ad esempio, cerco di vedere e sondare le reazioni delle segreterie, o di dilazionare il flusso delle persone in più periodi per evitare eccessive complicazioni con gli uffici.

Per i ricorrenti della Federico II e di Bari, abbiamo provveduto a notificare le ordinanze che hanno accolto la richiesta cautelare di iscrizione soprannumeraria. Si tratta delle ordinanze nn. 3456 e 3475 per la Federico II e dell’ordinanza n. 3466 per Bari. Lo stesso dicasi per alcuni ricorrenti della Cattolica, Messina e Tor Vergata. Come a Voi noto, siamo partiti con la proposizione di una tranche di ricorsi collettivi apripista che hanno delineato per tutti un orientamento favorevole.

E’ bene precisare che in questa fase che precede l’inizio dell’anno accademico, tecnicamente si tratta di pre – immatricolazioni, per le quali è prevista la compilazione di un  modulo e il pagamento di un bollettino scaricabile dal portale informatico Segrepass.

La segreteria dell'Università di Bari, invece, riferisce di aver sistemato il portale online per le iscrizioni per i ricorrenti di Bari, invitati dal mio studio legale Michele Bonetti Avvocato & Partners a visitare il sito internet www.uniba.it alla voce  ESSE3 - Segreteria Online e a seguire le istruzioni ivi riportate ai fini dell’immatricolazione.

E’ altresì bene precisare che il provvedimento cautelare non fissa un termine entro cui immatricolarsi ed esula dalle normali procedure di immatricolazione; tuttavia consigliamo di procedere all’immatricolazione quanto prima, senza far passare troppo tempo.

 3) Situazione generale e soprattutto tempistiche sulle sedi ancora da discutere: quali saranno le sedi che dovranno, presumibilmente attendere di più? E prima dell’inizio dell’anno accademico dovrebbero avere risposte?

Partendo dal presupposto che faremo di tutto per accelerare le tempistiche processuali e che cercheremo comunque di raggiungere i nostri obiettivi prima dell’inizio dell’a.a. 2014/2015 e quindi del 5 ottobre,  in questi giorni abbiamo inviato una comunicazione a tutti i ricorrenti delle seguenti sedi:

Ancona, Bologna, Brescia, Cagliari, Campobasso, Catanzaro, Chieti, Ferrara, Firenze, Foggia, Genova, Insubria, L’Aquila, Messina, Milano Bicocca, Messina, Modena e Reggio Emilia, Padova, Palermo, Parma, Pavia, Perugia, Piemonte Orientale, Sassari, Siena, Torino, Trieste, Udine, Verona. Per questi ricorrenti è stata fissata l’udienza al 9 ottobre 2014.

Per i ricorrenti di Milano La Statale, per Salerno e di Pisa è stata inoltrata una comunicazione nella serata del 4 agosto, quando, finita l’udienza al Tar, gli stessi sono stati avvisati del rinvio disposto dal Collegio in composizione feriale al 9 ottobre. E’ bene precisare che questa data, sebbene successiva al 1 ottobre, non influisce sulla possibile immatricolazione, dal momento che, in caso di esito positivo, perdereste solo i primi giorni di lezione.

Per le sedi de La Sapienza, Tor Vergata e Catania, siamo in attesa della fissazione di udienza che, presumibilmente, avrà luogo il 9 o il 10 o il 24 o il 25 settembre, o il 9 ottobre.

Come alcuni Voi sapranno alla scorsa Camera di Consiglio alcuni contenziosi, non nostri, sono stati rigettati e per altri sono stati richiesti dei chiarimenti formali con ordinanza del Collegio.

Abbiamo dunque chiari i nostri obiettivi e la nostra strategia e vi chiediamo pertanto di attendere con fiducia le nostre comunicazioni.

Vi chiediamo ancora, fino a nostre ulteriori comunicazioni, di contattarci solo in casi di estrema necessità o per questioni particolari, in quanto sarà nostra premura comunicarvi eventuali novità.

4) E’ possibile chiedere la convalida esami con immatricolazione con riserva?

La convalida degli esami è una questione prettamente connessa ad ogni singolo ateneo che, nell’ambito della propria autonomia gestisce le immatricolazioni e i passaggi da una facoltà all’altra, o da un ateneo all’altro.

Per i ricorrenti che, nello scorso anno accademico 2013/2014, hanno cominciato la loro carriera universitaria presso un’altra facoltà dello stesso ateneo o di un ateneo differente, una volta ottenuto il provvedimento che consente l’immatricolazione a medicina e chirurgia, è consigliato recarsi presso la Segreteria dell’Università.

Ed infatti, la Segreteria potrebbe richiedere una semplice pratica di passaggio da una facoltà all’altra o una pratica di rinuncia all’immatricolazione presso un’altra facoltà o un altro ateneo.

Ad ogni modo, per i ricorrenti che si trovano alla seconda immatricolazione, è possibile chiedere una convalida degli esami sostenuti presso un’altra facoltà, caratterizzata da esami simili a quelli del primo anno di medicina. Tuttavia, questa richiesta è sottoposta all’esame del Consiglio di facoltà che poi, una volta valutata la carriera accademica e gli esami sostenuti presso un’altra facoltà, deciderà se convalidare tutti o in parte gli esami o non convalidarli.
       5) L’immatricolazione con riserva corre reali rischi di non essere confermata? E in tal caso il rischio esiste solo fino alla data di udienza finale?

I provvedimenti ottenuti in fase cautelare sono provvedimenti d’urgenza che non hanno il carattere della definitività, proprio della sentenza.

Nell’ambito di una richiesta di immatricolazione sovrannumeraria, la domanda cautelare, qualora venga accolta, consente l’immatricolazione nel momento in cui inizia l’anno accademico e anticipa gli effetti della sentenza definitiva, che normalmente viene pronunciata dopo due anni.

Ne consegue che, senza la richiesta cautelare, il ricorrente si troverebbe, in caso di sentenza positiva, a potersi immatricolare almeno due anni dopo la presentazione del ricorso, perdendo, dunque, uno o due anni di corsi.

In tal senso, la richiesta di un provvedimento cautelare è indispensabile per far sì che i ricorrenti non perdano le lezioni e frequentino subito la facoltà dei loro sogni.

Chiarito questo, il provvedimento cautelare consente l’immatricolazione  e tale provvedimento dovrà poi essere confermato, dopo la fase di merito con sentenza.

Nell’arco di tempo che intercorre tra il provvedimento cautelare e la sentenza definitiva, consigliamo a tutti i ricorrenti di immatricolarsi al fine di consolidare la propria situazione di fatto e cioè quella di studenti di medicina. Il consolidamento di tale posizione e cioè quella di studenti di medicina, in forza del provvedimento cautelare, fa sì che sia difficile che la sentenza ribalti la decisione presa in fase cautelare (http://www.lavocedeldiritto.it/index.php/istruzione/item/693-bonus-maturita-e-ricorrenti-ammessi-con-riserva-il-tar-scioglie-le-riserve-non-entrando-nel-merito-e-sono-salvi-i-ricorrenti http://www.lavocedeldiritto.it/index.php/istruzione/item/681-numero-chiuso-e-consolidamento-degli-effetti-dell-ammissione-in-via-cautelare-il-consiglio-di-stato-appone-il-sigillo-sulle-immatricolazioni-degli-studenti-che-abbiano-superato-il-primo-anno-di-corso;  http://www.lavocedeldiritto.it/index.php/istruzione/item/686-dopo-l-inammissibilita-della-corte-costituzionale-sono-salvi-i-nostri-ammessi-con-riserva-con-punteggio-superiore-a-35-50).

Posto ciò, potrebbe succedere che la sentenza non confermi l’ordinanza, tuttavia è difficile che questo si possa verificare se, intanto, si è studenti di medicina a tutti gli effetti, si frequentano le lezioni, si sostengono gli esami e si frequentano i tirocini e i reparti.

Diverso è il caso dell’eventuale appello al Consiglio di Stato. Sul punto l’UDU sta facendo tutto il possibile per sensibilizzare le forze politiche e ministeriali e convincerle che una scelta di non gravare i provvedimenti, da un lato non farebbe correre il rischio di un annullamento del concorso e, dall’altro rappresenterebbe un’importante decisione etica per parte del mondo giovanile e delle loro famiglie, per la cultura e per il diritto allo studio.

6) Se sono immatricolato in un ateneo che non è la mia prima scelta e mi immatricolo in prima scelta grazie al ricorso la mia ammissione è ugualmente “con riserva” o definitiva essendo io già ammesso altrove?

Se il ricorrente per scorrimento naturale della graduatoria si immatricola presso una scelta diversa dalla prima, ma vuole comunque, per diverse ragioni, immatricolarsi in prima scelta col ricorso, questa immatricolazione in prima scelta sarà comunque consentita in virtù di un provvedimento cautelare e quindi sarà comunque una immatricolazione con riserva.

L’immatricolazione con riserva è infatti così definita perché disposta da un provvedimento cautelare, l’ordinanza, e non anche un provvedimento definitivo, quale è la sentenza.

7) Gli atenei presumibilmente vincitori per gli articoli dell’ UDU a Salerno e Tor Vergata perché non hanno ricevuto email e non esiste per loro alcuna ordinanza? la loro causa deve essere ancora discussa?

Come già sopra illustrato, per i ricorrenti di Salerno durante l’udienza in camera di consiglio del 4 agosto è stato disposto un rinvio al 9 ottobre.  Alcuni ricorrenti di Tor Vergata e della Cattolica hanno già ottenuto un accoglimento; per gli altri ricorrenti di Tor Vergata, invece, ancora non è stata fissata la data di udienza che presumibilmente avrà luogo il 9 o il 10 o il 24 o il 25 settembre.

8) L’immatricolazione con riserva prevede che noi ci immatricoliamo nella nostra prima scelta senza libertà di optare tra medicina-odontoiatria? O è sufficiente che sia solo l’ateneo della nostra prima scelta?

Come ben sapete, al momento dell’iscrizione al test, tutti voi avete fatto delle scelte sia in ordine alle sedi sia in ordine alla facoltà, specificando nelle opzioni la facoltà di Medicina o di Odontoiatria.

La preferenza espressa in quella sede non può più essere cambiata. Ne consegue che se la prima scelta è per la facoltà di Medicina a Siena, ad esempio, il ricorso è per questa prima scelta, senza possibilità del ricorrente di cambiare, a seguito dell’ottenimento del provvedimento cautelare, la facoltà di Medicina con quella di Odontoiatria. Allo stesso modo, se la prima scelta è per la facoltà di odontoiatria a Siena, il ricorso è per questa prima scelta, senza possibilità del ricorrente di cambiare, a seguito dell’ottenimento del provvedimento cautelare, la facoltà di Odontoiatria con quella di Medicina. Questo è ovviamente l’orientamento attuale.

9) Chi non ha fatto ricorso, invece, ha ancora possibilità? Per chi non ha fatto ricorso vi è ancora la possibilità di impugnare gli atti con un ricorso straordinario esperibile nei 120 giorni successivi alla pubblicazione della graduatoria.

Si tratta infatti di un percorso lungo che normalmente si conclude in circa 12/18 mesi. Già in passato abbiamo vinto questa tipologia di ricorso, per cui tra l’altro non è previsto alcun appello. In ogni caso escludo categoricamente la possibilità di fare ricorso straordinario da parte di tutti coloro che hanno già aderito ad un ricorso collettivo con me o con altri colleghi. Ovviamente farò di tutto, istanze cautelari comprese, per accelerare le tempistiche processuali.

Per aderire a tale ricorso bisogna vedere il seguente link http://www.avvocatomichelebonetti.it/index.php/primo-piano/item/886-ammissione-a-medicina-c%E2%80%99e%E2%80%99-ancora-tempo-per-fare-ricorso-straordinario

Per il ricorso straordinario in lingua italiana, il termine previsto per aderire è il 14 agosto 2014 per coloro che hanno ottenuto un punteggio minore di 20,00, e il 1 settembre 2014 per coloro che hanno ottenuto un punteggio maggiore di 20,00.

Per medicina inglese, l’adesione al ricorso straordinario per chi ha ottenuto un punteggio minore di 20,00 scade il 1 settembre 2014; mentre l’adesione per chi ha ottenuto un punteggio maggiore di 20,00 scade il 14 settembre.

Ovviamente la tempistica per la proposizione del ricorso seguirà un criterio cronologico, ovvero i primi ad averci conferito il mandato saranno i primi ricorrenti per cui partirà il ricorso.

Per aderire è necessario inviare una raccomandata 1 presso lo studio Bonetti sito in Roma alla via S. T. D’Aquino 47, completa dei documenti così come richiesti nell’informativa scaricabile dal sito.

10) Dopo i fatti di quest’anno, pensa sia possibile una radicale riforma delle modalità di selezione da parte del Ministero?

L’ultimo test, quello dell’8 aprile, per le modalità con cui è stato espletato ha rappresentato l’ennesima dimostrazione del fallimento di questo sistema di selezione.

Il test del 2014, infatti, ha dimostrato che il problema non è più il merito. Plichi scomparsi in più sedi universitarie, schede anagrafiche ritirate prima dello scadere del tempo, carta di identità sul tavolo, violazioni del principio dell’anonimato, sei procedimenti penali pendenti e tanto altro.

Eppure sono convinto che non si tratti più solo di un problema di legalità. Questo modus operandi è diventato un problema sociale, un dramma culturale che tocca i nostri ragazzi e le loro famiglie e che calpesta la Costituzione della Repubblica Italiana e che di certo non premia il merito. Urge una riforma del sistema dell’accesso universitario che si installi in una riforma complessiva dell’Università.

11) Studenti diversamente abili, anche qui è pronto il ricorso? La campagna per gli studenti disabili, alla quale dedichiamo ampio spazio all’interno del nostro lavoro professionale, è una campagna di cui sono molto fiero, dal momento che la difesa di questi studenti realizza ancora di più la mia personale aspirazione che mi porta, nella mia  professione, a mettere in pratica la convinzione che l’Avvocato ha ancora una funzione sociale molto importante.

Per questo difendo gli studenti diversamente abili ai quali viene negato non solo il rispetto dei principi che regolano le prove concorsuali, ma vengono negati anche i supporti integrativi e aggiuntivi a cui hanno diritto, come ad esempio i 30 minuti aggiuntivi, la collocazione in specifiche aule, l’uso di calcolatrici e tavole periodiche.

12) Il ministro Giannini, in campagna elettorale, aveva parlato di una radicale riforma del test d’ingresso. Qual è il suo personale giudizio sul numero chiuso? Ritengo non insensato un provvedimento di sanatoria per i nostri ragazzi, accompagnato da una riforma, provvisoria, modellata sul sistema francese e che funga da volano per l’accesso libero.

A mio avviso, sin da ora, gli Atenei più virtuosi, che accoglieranno gli studenti sovrannumerari e non solo, dovrebbero essere premiati in modo non proporzionale nel meccanismo dei finanziamenti pubblici all’università. Insomma l’Ateneo che maggiormente “apre la porte” agli studenti, riceve maggiori fondi ma solo se contemporaneamente rispetti i parametri di eccellenza. Si può aprire la strada ad un nuovo concetto di merito, solo se unito all’ampliamento degli ingressi e alla diffusione della cultura, mantenendo i migliori standard qualitativi per gli atenei.

I nostri provvedimenti giudiziari devono servire da spinta per riforme legislative arenate da tempo a seguito delle spinte delle lobby e degli ordini professionali in modo da raggiungere tutti, ricorrenti e non solo. Questo è il senso delle nostre azioni giudiziali.

Si devono ripensare le professioni mediche, scollegando tali professioni dalle successive specializzazioni e il problema non è il più “numero del numero chiuso”. Con i nostri ricorsi ormai da anni è saltato il meccanismo della programmazione; con il bonus maturità, tra la riforma legislativa con la seconda graduatoria del 18 dicembre e con i ricorsi, entrarono oltre 5.000 studenti, altrettanti ce ne saranno quest’anno. Pertanto è ormai saltato il numero chiuso e dopo 15 anni è giunto il momento di azzerare la legge 264/99 sul numero chiuso e ripartire daccapo.

Oggi è un altro mondo, piaccia o no, bisogna prenderne atto. L’Ordine degli Odontoiatri di Roma negli ultimi sei mesi ha iscritto all’albo oltre il 60 % di soggetti laureatisi in Unione Europea e all’estero da un lato, e dall’altro gli Atenei e il Miur negano i trasferimenti dall’estero dei nostri studenti; che senso ha allora la corsa alla programmazione e alla chiusura? Che senso ha finanziare direttamente e indirettamente poli universitari all’estero, come quello di Tor Vergata in Albania, per poi piangere l’assenza di fondi per l’università in Italia. Stiamo impoverendo sempre di più il nostro Paese, culturalmente ma anche economicamente. Non possiamo rimanere a guardare.

Ultima modifica il Lunedì, 08 Settembre 2014 12:08