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03 Mag

Annuncio a sorpresa del ministro Giannini: 17 mila posti per il 2015. Nuove speranze per i precari della scuola

Sembra ci sia aria di nuove opportunità di lavoro per tanti giovani, e non, che aspirano ad entrare come professori nella scuola: il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, ha annunciato per il 2015 un nuovo concorso a cattedre per 17 mila docenti.

«Il concorso» - ha precisato la Giannini - «si terrà nella tarda primavera 2015, per permettere anche ai nuovi abilitati del ciclo Tfa (Tirocini formativi attivi) che stiamo per bandire di poter partecipare a questa importante occasione».

Un’altra novità annunciata dal ministro alla Camera riguarda una parte di quei docenti risultati “idonei” al concorso del 2012 che, pur avendo superato tutte le prove, non erano risultati vincitori: si tratta di circa 17mila docenti per i quali dopo la cocente esclusione dalle posizioni utili per l'inserimento in ruolo sembra aprirsi uno spiraglio di luce inaspettato. Stando agli annunci del Ministro sono infatti ben 7 mila gli aspiranti professori che nell'anno scolastico 2015/2016 saranno immessi in ruolo. Gli altri dovranno invece ritentare la sorte con il prossimo concorso. 

Verrà onorato in tal modo il «principio del 50%»: in base ad esso la metà delle assunzioni nel comparto scuola deve avvenire per concorso, l’altra metà invece attraverso lo scorrimento delle graduatorie ad esaurimento. La Giannini ha spiegato il perché di questa decisione: «Ritengo giusto e doveroso immaginare una soluzione che permetta di rispettare il principio dell’immissione del 50% da concorso e del 50% dalle graduatorie ad esaurimento. Per questo, il 50% del contingente 2015/2016, circa 7.000 posti, andrà a chi ha superato il concorso del 2012 ma non era risultato vincitore».

Non mancano le polemiche sulle dichiarazioni rese dal Ministro. In primo luogo, c’è chi sottolinea come il Concorsone 2012 sia ancora lontano dall’essere assorbito ed il Miur stia solo prendendo tempo. La promulgazione del bando nella “tarda primavera” del 2015 (e non a fine 2014) comporterà l’avvio delle nuove immissioni in ruolo solo a partire dall’estate 2016, quindi ben quattro anni dopo il 2012, esattamente il doppio rispetto alla promessa dell’ex ministro Francesco Profumo di bandire prove a regolare cadenza biennale. Temporeggiando il Ministero probabilmente conta di risolvere anche altri problemi tra cui, ad esempio, quello di consentire lo svolgimento del secondo ciclo di Tirocinio Formativo Attivo e permettere ai circa 29mila vincitori di abilitarsi in tempo per partecipare alle prove.

A suscitare dubbi è però anche la questione degli idonei del concorso 2012, quei candidati che hanno raggiunto il punteggio minimo previsto dal bando, ma non sono rientrati nei primi 11.542 della graduatoria. La Giannini ha precisato che nel 2015/2016 ci saranno complessivamente 14mila immissioni in ruolo, “di cui la metà, circa 7mila, andrà a chi ha superato il concorso del 2012 ma non era risultato vincitore”. Per il futuro onde evitare ulteriori problemi anche nel 2016 c’è chi rileva che sarebbe il caso di chiarire preventivamente se il bando prevede un numero chiuso di posti o un punteggio minimo oltre il quale si risulta tutti i vincitori.

Secondo noi devono essere garantite in primis le legittime aspettative di coloro che da anni stanno contribuendo al funzionamento del sistema scolastico nel suo complesso: precari storici, neoabilitati, idonei non vincitori del Concorsone 2012 etc. In attesa che gli annunci si traducano in concreti provvedimenti continueremo a vigilare e a tutelare i loro diritti.

Ultima modifica il Sabato, 03 Maggio 2014 20:18