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21 Ott

NUMERO CHIUSO: LA PARTITA E’ ANCORA APERTA.

A seguito della proposta dell’Unione degli Universitari di sospendere per quest’anno il “numero chiuso” per permettere l’immatricolazione a tutti i soggetti che hanno partecipato al test sono arrivate istanze da tutto il mondo istituzionale e civile che si sono tramutate in una serie innumerevole di emendamenti al Decreto scuola, che concernono in particolare l’abrogazione in corsa del bonus.
Dopo un lungo dibattito, che ha visto coinvolte le diverse forze politiche ognuna con una propria visione della soluzione da apportare, la strada che ad oggi le forze parlamentari sembrano preferire prevede di non applicare più al corrente anno accademico l’abolizione del bonus di maturità e di restituire agli studenti i punteggi persi durante l’espletamento della prova selettiva; tali soggetti con il bonus raggiungerebbero un punteggio utile in graduatoria e si immatricolerebbero.
Con l’approvazione della modifica da parte della VII Commissione cultura, ora la “palla” passa alla Camera ed in particolare al Ministro Carrozza che nulla lascia trapelare sulla possibilità di una modifica del D.L. 104/2013 mediante cui, in data 9 settembre 2013 si aboliva il bonus maturità (“1. L'articolo 4 del decreto legislativo 14 gennaio 2008, n. 21 é abrogato. L'articolo 4 del citato decreto legislativo n. 4 del 2008 non é applicato agli esami di ammissione ai corsi universitari già indetti e non ancora conclusi alla data di entrata in  vigore del presente decreto”) e poi successivamente e nuovamente modificato.
Ricordiamo che l’abolizione del bonus di maturità era stata determinata dalle forti critiche intervenute dal mondo civile ed accademico sul criterio dei c.d. “percentili” che creavano forti disparità di trattamento tra gli studenti, con conseguenze del tutto irrazionali. Il conseguimento di un buon voto di diploma non garantiva l’attribuzione dei bonus, ma studenti con un medesimo voto di maturità potevano vedersi attribuire più o meno il punteggio in base all’Istituto scolastico e alla commissione esaminatrice. Non erano pochi i casi in cui studenti diplomati presso uno stesso istituto vedevano attribuirsi votazioni del tutto differenti.

Riconoscendo l’illegittimità del sistema dei “percentili” il Ministero sceglieva di tornare sui propri passi con l’approvazione di un D.L. del tutto illegittimo, proposto ed approvato in corsa d’opera.
 
Oggi, il Legislatore torna indietro, propone nuovamente la scelta iniziale dei “percentili”; un sistema dichiarato illegittimo dallo stesso Ministro Carrozza, cambiato in corso d’opera e come tale foriero di illegittimità.
In attesa di sapere quanto accadrà nei prossimi giorni, non possiamo evitare di sollevare i nostri dubbi in merito all’ennesima scelta contraddittoria dell’Amministrazione, che ad oggi ancora potrebbe scegliere una strada migliore per ristabilire ordine e per trattare senza superficialità il diritto allo studio dei nostri ragazzi, ammettendo tutti in sovranumero.
Continuiamo ad essere convinti che la soluzione migliore sia quella – dibattuta in Commissione cultura, ma non approvata – di sospendere per il corrente anno accademico il numero chiuso, di permettere a tutti gli studenti che hanno partecipato ai test l’immatricolazione.

Ultima modifica il Lunedì, 21 Ottobre 2013 15:20