L’avv. Michele Bonetti dell’Unione degli Universitari nella sua rubrica mensile su “il Corriere dell’Università Job” - mensile che propone approfondimenti sulla politica universitaria, con informazioni e guide di orientamento per studenti, docenti e addetti ai lavori - ha affrontato la problematica degli 11.542 posti messi a disposizione dal c.d. Concorsone nel relativo bando, ove sono apposte ingiustificate barriere preclusive.

Nell’intervista sul predetto mensile - che opera da quindici anni nell’editoria universitaria ed è promotore di molte iniziative speciali dedicate ai giovani - in primo luogo egli ha ribadito che soltanto consentendo una maggiore espansione del numero dei partecipanti al procedimento concorsuale la democraticità del concorso, l’imparzialità e la trasparenza della Pubblica Amministrazione possono essere veramente applicate.

L’Avv. Bonetti ha predisposto ricorsi per le migliaia di giovani aspiranti candidati, cui non era consentita la partecipazione dal predetto bando, offrendo loro una nuova possibilità; il Tar del Lazio ha emesso una pioggia di decreti e ordinanze per consentire a tutti la partecipazione alle prove. Per il Tar del Lazio, infatti, tutti devono cimentarsi a partecipare e va favorita la massima partecipazione.

Dopo tante ammissioni con riserva da parte del Tar al concorso viene da pensare che non sia da escludere che al termine dei procedimenti pendenti i Tribunali Amministrativi si possano esprimere per un annullamento del concorso stesso.

In allegato il testo completo dell'intervista.