Mai come quest’anno c’è stata una grande attenzione alle problematiche del numero chiuso e, a nostro avviso, è necessario proseguire su questa scia per denunciare un sistema iniquo e illegittimo.
L’Unione degli Universitari ha deciso di promuovere e sostenere un ricorso di natura collettiva allo scopo di ottenere l’ammissione al corso di Laurea.
Abbiamo visionato in modo accurato le numerose segnalazioni ricevute, le denunce di brogli e di irregolarità che in alcuni casi sono state trasfuse in denunce-querele alle competenti Procure delle Repubbliche. Siamo convinti che sia opportuno presentare un ricorso innovativo, sperimentale, diverso dagli altri, che censuri queste graduatorie accorpate che si pongono quale epilogo di un percorso incostituzionale da parte del MIUR.
Nonostante la gravità dei fatti occorsi quest’anno - illegittimità e brogli - non si può non far presente l’attuale difficoltà nel perseguire, con il ricorso, l’obiettivo che si mira a raggiungere; ciò non per imperizia da parte nostra, poiché i nostri studi legali e l’Udu rappresentano l’unico valido baluardo contro il numero chiuso e gli unici che sono riusciti a vincere e stravincere molteplici ricorsi collettivi e individuali, bensì per il fatto che in Italia non è ancora compiuto il percorso della Class action e dei ricorsi collettivi.
Questi ultimi, infatti, pur costituendo un forte ariete dal punto di vista politico, comportano una serie di complicazioni, quale un possibile conflitto d’interesse e una diversità tra le posizioni e i punteggi dei ricorrenti.
Ciò premesso, è necessario, senza dubbio, contrastare un sistema che blocca i diritti, con la consapevolezza delle difficoltà suesposte, ma anche di una valida organizzazione, l’Unione degli universitari, che ci affiancherà in un percorso che non avrà solo valenza giuridica e che sarà oggetto di una manifestazione nazionale in data 28 settembre.
In tale giornata ognuno sarà libero di esprimere pacificamente il proprio sentimento di rabbia e di disappunto nei confronti del sistema anzidetto, mentre l’Udu lancerà alle intere testate giornalistiche nazionali il menzionato ricorso, diffondendo le modalità di adesione ed i costi che - come sarà comunicato prossimamente - proprio grazie all’Udu, si aggireranno su cifre sostenibili.
Tre le molte denunce che sono a noi pervenute vi sono, tuttavia, una serie di irregolarità e problematiche (quali il mancato computo di alcune domande per errore del lettore ottico, problemi procedurali nelle immatricolazioni, esclusioni nonostante la vacanza di posti liberi - a cagione di passaggi al II e III anno, vecchi posti di extracomunitari non assegnati, mancato raggiungimento del punteggio per alcune domande contestate etc.) che andrebbero tutelate in forma individuale per non vanificare la forza delle dette posizioni.
In tali casi, il nostro Studio non può astenersi dal richiedere somme più alte, considerando l’iniqua tassazione per tale specifica tipologia di cause che, diversamente dal passato, ha ricevuto un’applicazione da parte degli ultimi Governi di un contributo unificato e un aumento delle spese vive di causa.
Per tale tipologia di ricorsi è prevista, altresì, l’assistenza privata dell’Avv. Michele Bonetti, dell’Avv. Santi Delia e di tutta una rete di professionisti che saranno a disposizione per aiutare i ricorrenti ad orientarsi e risolvere i dubbi più frequenti.
In ogni caso, a prescindere dal tipo di ricorso scelto, lo stesso andrà proposto necessariamente al Tar del Lazio, che è il Tribunale amministrativo regionale competente a giudicare nel caso di specie ove si avanzino doglianze con effetti generali e nazionali.