Una tensostruttura sul prato dell'università La Sapienza servirà a consentire lo svolgimento di esami e lezioni della facoltà di Giurisprudenza, a fronte dell' "emergenza aule" in corso di ristrutturazione. Si tratta di uno spostamento alquanto poco gradito dagli universitari per il fatto che il "pratone" costituisce da sempre per loro una sede di relax e ritrovo.
La mancanza dei locali non è un giusto motivo per sottrarre lo spazio adibito alla “pausa” degli studenti: questo è quanto molti di essi affermano nelle proteste che elevano tra i Social network; il dissenso assume diverse forme, da semplici petizioni ad altre più radicali, quali l’occupazione dell’area verde antistante al rettorato.
La motivazione dell’atteggiamento contrario a risolvere il problema della carenza delle aule sfruttando il c.d. polmone verde dell’Università deriva dalla preoccupazione che la soluzione provvisoria ideata finisca con il protrarre i lavori di restauro dell’edificio principale - il che implica in primo luogo corridoi sbarrati ed aule chiuse - più a lungo del previsto o addirittura in modo permanente.
I timori sono ben più che fondati. Infatti, l’attuazione di un similare escamotage in attesa della ristrutturazione, è avvenuta con le famose "aulette blu" della facoltà di Ingegneria, che si vociferava sarebbero restate attive solo per qualche tempo mentre sono ancora lì.
La Sapienza cerca invano di rassicurare gli studenti ricordando un precedente del 2006 : l’ex rettore Guarini fece installare una tenda davanti alla Cappella universitaria che dopo tre anni fu rimossa. Giusto il tempo di portare a compimento una…Laurea di primo livello!