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11 Ott

Il c.d.“Concorsone”: l’altra faccia della medaglia. Al via al ricorso!

Sembra un’iniziativa molto buona, tuttavia soltanto a prima vista, quella che il Governo e l'amministrazione hanno messo in atto con l'istituzione del concorso a cattedre finalizzato al reclutamento di 11.500 docenti nella scuola dell'infanzia, primaria e secondaria e che reca, tra i rischi principali, il pericolo che III fascia d'istituto sparisca nel giro di pochi anni. 

 


Infatti, sebbene per alcuni il concorso appaia come una grandiosa opportunità, in realtà così non è, e tale procedura costituisce per tutti precari, siano essi 'abilitati o no', un'oscura minaccia, probabilmente la peggiore. Con la scusa del merito, il Ministro vorrebbe infatti arrivare a sbarazzarsi delle graduatorie e/o comunque ridurne la loro importanza ed utilizzo, azzerando i diritti di chi vi opera.


E' innegabile che i precari, specie quelli di lunga data, con almeno tre anni di servizio sono considerati dal MIUR un peso e una minaccia, in quanto, non solo hanno maturato in quanto lavoratori il diritto alla stabilizzazione, alla sicurezza sociale e alla precedenza, ma sopratutto sempre più insegnanti precari prendono consapevolezza dei propri diritti e ne richiedono il rispetto nei tribunali.


Per i docenti precari di III fascia d'Istituto vi è di più. Premesso che l'eventuale conseguimento dell'idoneità concorsuale, diversamente dal passato, non permetterà l’inserimento in Gae e nemmeno in II fascia d’istituto, e che l’idoneità conseguita avrà una valenza di soli tre anni, va inoltre detto che il vantaggio di quasi 7 punti di cui godranno 'gli abilitati', (rispetto chi non viene considerato tale dall'amministrazione), l'elevatissimo numero di partecipanti, il numero ridotto di cattedre messe a disposizione, sarà sufficiente per i più ad azzerare totalmente le possibilità di vittoria del concorso.

 


Per tali ragioni l’associazione Adida e l’Avvocato Michele Bonetti condurranno una nuova azione legale con cui si propone di impugnare dinanzi al Tribunale Amministrativo (TAR) il DDG n. 82 del 24/09/2012 mediante cui è stato indetto il bando relativo al predetto concorso. Obiettivo principale del ricorso è quello di ottenere l’abrogazione del bando e, quindi, l’annullamento del concorso. Si cercherà, inoltre, mediante la proposizione ai Magistrati di apposita richiesta di misura cautelare, di sospendere l'avvio del concorso, almeno fino alla conclusione del ricorso stesso. 


In allegato la scheda informativa dettagliata per avviare l’azione legale ed il bando del concorso.

Ultima modifica il Lunedì, 15 Ottobre 2012 09:20

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